La prima bozza del documento che poi diverrà poi il testo armistiziale firmato il 3 settembre a Cassibile (Sr) fu redatta da Churchill nel luglio 1943 e sottoposto al presidente americano alla fine del mese. Il testo s

Dalle memorie di Churchill appare indubbio che la prima stesura di quello che doveva divenire l’armistizio lungo è stata britannica. Nel suo messaggio a Roosevelt del 29 luglio 1943, il primo ministro afferma che tale documento si trovava già allora nelle mani del presidente degli Stati Uniti e che, oltre che dei problemi militari, si occupava anche di quelli civilix. Churchill non ha pub­blicato il testo di detto documento, ma il volume del Di­partimento di Stato contiene il sommario in 17 punti da Eden consegnato all’incaricato d’affari sovietico a Londra, prima ancora che Roosevelt si fosse pronunciato su di esso, un paio di giorni prima del 2 agosto 1943. Tale sommario era del seguente tenore:

“La direttiva principale è la continuazione della guerra contro la Germania. Il nostro obiettivo è pertanto quello di assicurarci il massimo vantaggio strategico e di evitare impegni non necessari che implichino dispersioni nello sforzo bellico.” Seguono poi i punti che effettivamente condussere ai 12 punti dell’armistizio del 1943:

“Disposizioni sono previste per: 1)    Riconoscimento della sconfitta totale.2)   La partecipazione italiana alla guerra deve cessare in tutti i teatri.3)   Ritiro di tutte le forze armate italiane da tutte le aree al di fuori del territorio italiano nel modo ed al mo­mento indicato.4)   Occupazione di quelle parti del territorio italiano che possa essere richiesto.5)   Misure di smobilitazione e di disarmo che possano essere prescritte. La flotta italiana deve adunarsi ed essere utilizzata come prescritto.2)    Controllo degli aeroporti, porti e sistemi di tra­sporto.3)    Messa a disposizione di tutto il naviglio mercan­tile e di tutto il materiale rotabile interno.4)    Diritto di passaggio per le persone, i materiali, gli aerei e le navi delle Nazioni Unite.5)     Controllo di tutte le comunicazioni ed imposizione della censura.6)     Ammasso e disponibilità del materiale bellico se­condo disposizioni.7)      Controlli industriali e finanziari.8)     Rottura delle relazioni con le altre potenze dcl- l’Asse e proibizione di ogni rapporto con esse.9)      Internamento delle forze dell’Asse in Italia.10)   Consegna dei criminali di guerra.11)   Scioglimento dell’organizzazione fascista ed abo­lizione di qualsiasi legge criticabile.12)  Consegna immediata di tutti i prigionieri di guerra Alleati. (Mario Toscano, “Dal 25 luglio all’8 settembre 1943”)

Winston Churchill

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